Caro cliente

Caro cliente, Natale è passato da poco e potresti aver scelto di “regalarti” un nuovo televisore: ormai ogni centro commerciale che si rispetti offre una elevata gamma di scelta, e con un migliaio di euro potresti aver comprato un prodotto decisamente valido. Oppure potresti aver puntato al “top” ed aver scelto sua Maestà “Pioneer Kuro”: FullHD, upscaler hardware integrato, porta USB ed Ethernet con client SMB, codec MPx e WMx e, soprattutto, il nero-migliore-che-c’è. Certo, costa circa 3x rispetto alla offerta concorrente, ma è il prezzo da pagare se si vuole avere un prodotto “Premium”.

Caro cliente, prima o poi potresti desiderare di cambiare auto; premesso che probabilmente opterai (almeno) per una “segmento D”, potrebbe interessarti un prodotto di fascia media, come una Fiat Croma: motore TD common rail di seconda generazione (multijet), discreta dotazione di accessori ed optional. Potresti invece desiderare un mezzo di rappresentanza, optando per una Audi A4: certo, meccanica e motori sono gli stessi della Volkswagen Passat (sai, le economie di scala…) ma interni e finiture sono di tutt’altra qualità e l’impianto audio è Bose. Insomma: tecnologia di massa ma pacchettizzazione “Premium”, che collocano il prodotto in una fascia commerciale decisamente superiore. Oppure vuoi ancora di più e desideri una Maserati Quattroporte: pianale/meccanica/motore (V8, noblesse oblige) Ferrari, trazione posteriore, qualità e prestazioni elevatissime. Magari non ti basta e non scendi a compromessi, optando per una Ferrari: schema “tutto dietro”, con perfetta distribuzione del peso e ineguagliabili doti dinamiche. Non è un’auto: è un missile, va fortissimo e sa anche perdonare (ma senza esagerare) qualche errore umano: infine (come Maserati), è un prodotto artigianale e quindi le economie di scala aiutano poco ad abbassare il prezzo. Certo, da Fiat a Ferrari il prezzo si è (circa) decuplicato ed ognuno dei succitati “step” ne ha comportato almeno un raddoppio del prezzo.

Caro cliente, probabilmente non sei esperto di televisioni o automobili al punto da poterle realizzare autonomamente, ma nell’acquisto di uno di questi prodotti terrai conto del fatto che la qualità ha un costo e valuterai di conseguenza le opzioni a disposizione.

Caro cliente, perchè quando vieni a chiedermi una offerta per il design e/o l’implementazione di un sistema: custom, funzionalmente evoluto, performante, scalabile e fault tolerant non appena vedi l’importo mi dici che è “caro”?

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posted @ lunedì 26 gennaio 2009 10:39

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Comments on this entry:

# re: Caro cliente

Left by Stefano Demiliani at 26/01/2009 11:05
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Verità estrema... questo post adesso me lo stampo e lo appendo in ufficio :)

# re: Caro cliente

Left by Lorenzo Barbieri at 26/01/2009 11:39
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Uhm... quasi quasi cambio l'ultima frase e lo uso per rispondere ad una miriade di post "inutili"... :-D

# re: Caro cliente

Left by Davide Mauri at 26/01/2009 11:53
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Domanda che mi sono già posto molte volte. La mia risposta è fatta da due punti:
1) il software è immateriale e quindi è più difficile giustificarne il prezzo
2) il cliente troverà sicuramente qualcuno che alla metà del prezzo (o meno) lo assicurerà che puo fare quello gli faresti tu. E lo farà veramente! Gli inghippi si vedranno solo nel medio-lungo termine quando un software fatto con i piedi dovrà continuamente essere patchato, NON ridurrà il lavoro al personale operativo ma anzi lo aumenterà, mentre uno fatto bene non rappresenterà un costo per l'azienda ma un valore, rendendo realmente un'azienda più competitiva ed in grado di ridurre i costi.
IMHO il discorso è questo....ed è per questo motivo che in molte società il reparto IT (includedo quindi anche gli sviluppi SW esterni) viene considerato un costo anziche un asset strategio aziendale, quasi come fosse una cosa sostituibile.
Nella mia esperienza personale - come vado dicendo ormai da anni - le uniche realtà in cui si da il peso corretto all'IT è quando - per qualche software particoralemente osceno - si "bruciano" e pagano di tasca loro, rimettendoci dei soldi. Allora da li in poi il detto "chi più spende meno spende" viene finalmente applicato.
Ho anche un paio motivi legati alla mancanza di lungimiranza dei "manager" aziendali:
1) sono degli incapaci totali, decisi solo a tenersi ben stretta la sedia su cui siedono....e quindi non hanno la minima intenzione difare "scommesse" che poi dovrebbero giustificare
2) sono già stata fregati dalla bolla speculativa del 2000 che gli ha ciucciato milioni di lire per fare nulla
IMHO, ovviamente.

# re: Caro cliente

Left by Andrea at 26/01/2009 13:58
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Solita vecchia storia ... tra qualche giorno poi è schedulato un simpatico post su sta cosa.

# re: Caro cliente

Left by Alessio Marziali at 26/01/2009 14:35
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Non aggiungo niente, solo un AMEN

# re: Caro cliente

Left by alkampfer at 26/01/2009 16:10
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A mio avviso è strano come siano percepiti i "costi" dell'informatica. Per riallacciarmi a uno dei commenti, quando si realizza uno stampaggio in plastica, pagarlo molte migliaia di euro è normale.
Poi ho visto veri calessi di pc per le etichette nelle linee di produzione, pc che sono in box in una fabbrica, ogni estate ad uno di essi salta il disco per il calore, si ferma per un paio d'ore la linea, si cambia il disco e si ricomincia daccapo. (ma fermare un paio d'ore una linea sono soldoni)

Mettere un pc industriale viene percepito come "troppo caro".

Purtroppo il cliente non ha i mezzi per misurare la "bontà" di un software, per cui cerca spesso di risparmiare e poi comunque è una cosa immateriale a cui viene troppo spesso dato poco valore.

alk.

# Il bisogno del software

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Il bisogno del software

# re: Caro cliente

Left by Alessandro at 27/01/2009 18:05
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Ragalagli anche tu dei tappetini di gomma, magari funziona :)

# re: Caro cliente

Left by Ivan at 27/01/2009 20:06
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Bellissimo post !

# re: Caro cliente

Left by Red Daniel at 13/02/2009 19:05
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Mitico!!! Come gli altri tutti abbiamo sbattuto la faccia su questo argomento. Tutto questo è dovuto a come è nata e cresciuta la cultura informatica in Italia. Uno su tutte la scuola, che ha abbinato il computer ai ragionieri (non è un attaco verso i ragionieri, preciso) e quindi di fatto ha reso l'informatica accessorio e schiava della contabilità principalmente. Da qui la considerazione di semplice costo necessario (ma non troppo) dell'informatica. All'esstero alcune cose, invece, sembrano l'opposto.

# [OT] Quando

Left by Un po' di spazio per Theswra... at 05/06/2009 03:14
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[OT] Quando

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