...on working in Particular

Valori

In un modello basato su una struttura fluida, e non basato su una gerarchica forte, modello che potremmo definire teal o holacracy, i valori sono uno dei mattoni fondanti, se non il più importante. I valori sono alla base di qualsiasi organizzazione sana, che voglia potersi distinguere e avere una sorta di “morale”. I valori, in coppia con la mission aziendale, sono la costituzione dell’organizzazione Sembra una cosa quasi scontata e un po’ lapalissiana, ma non c’è nulla di più difficile che costruire un’organizzazione solida intorno ad un insieme di valori che non siano ispirati al...

posted @ lunedì 18 dicembre 2017 10:54 | Feedback (0)

Basta! basta! basta! pensare alla soluzione non serve se non si è compreso il problema.

Nota per il lettore: Questa (mini) serie di post non è una ricetta per trasformare un’organizzazione in un ambiente in cui fallire non sia un problema, mi spiace dirvelo: non esistono ricette o il manuale delle istruzioni. Quello di cui parlo in questi 6 post sono le cose principali che sono emerse nel lungo processo di trasformazione, iniziato ormai 3 anni fa, che hanno portato Particular Software ad essere quello che è oggi. La vostra ricetta la potete trovare solo voi facendo quello che forse è il primo, e più difficile, passo: chiedendo...

posted @ giovedì 17 agosto 2017 09:01 | Feedback (0)

Processi (tanti), non risultati.

Nota per il lettore: Questa (mini) serie di post non è una ricetta per trasformare un’organizzazione in un ambiente in cui fallire non sia un problema, mi spiace dirvelo: non esistono ricette o il manuale delle istruzioni. Quello di cui parlo in questi 6 post sono le cose principali che sono emerse nel lungo processo di trasformazione, iniziato ormai 3 anni fa, che hanno portato Particular Software ad essere quello che è oggi. La vostra ricetta la potete trovare solo voi facendo quello che forse è il primo, e più difficile,...

posted @ mercoledì 2 agosto 2017 10:37 | Feedback (0)

"Learning is working"

In un commento su LinkedIn al post Il lavoratore remoto: la flessibilità, diritto e un dovere, Massimo chiede: ciao, ti seguo da tempo, mi spieghi come fai ad essere sempre aggiornato, lavorando tutto il giorno? Ammetto che la domanda mi ha fatto specie, è un problema che non mi sono mai posto. Semplicemente studio, e dedico anche molto tempo allo studio. Come dicevo nella mia risposta probabilmente, perché non l’ho mai misurato, dedico circa una giornata alla settimana allo studio. Incuriosito comunque dalla domanda sono andato a curiosare tra le nostre...

posted @ lunedì 31 luglio 2017 09:21 | Feedback (0)

Fiducia, fiducia e ancora fiducia.

Nota per il lettore: Questa (mini) serie di post non è una ricetta per trasformare un’organizzazione in un ambiente in cui fallire non sia un problema, mi spiace dirvelo: non esistono ricette o il manuale delle istruzioni. Quello di cui parlo in questi 6 post sono le cose principali che sono emerse nel lungo processo di trasformazione, iniziato ormai 3 anni fa, che hanno portato Particular Software ad essere quello che è oggi. La vostra ricetta la potete trovare solo voi facendo quello che forse è il primo, e più difficile, passo: chiedendo...

posted @ lunedì 24 luglio 2017 12:33 | Feedback (3)

Il lavoratore remoto: la flessibilità, diritto e un dovere

Se lavorate da remoto e state facendo 9/18 con 1 ora di pausa pranzo state sbagliando tutto. Il lavoratore remoto è diverso, deve essere diverso e deve giovare dell’essere diverso. Forse qualcuno avrà notato che ho cambiato la cadenza dei post, non ce ne sono più il venerdì. Perché? Semplice sono in ferie tutti i venerdì fino a fine agosto. Anche quest’anno per ora niente ferie lunghe e consecutive, ma lo stress e la fatica si accumulano comunque, la flessibilità che ho mi permette con tranquillità di prendermi 14 venerdì di ferie. Allo stresso tempo visto che fa...

posted @ mercoledì 19 luglio 2017 12:24 | Feedback (0)

Le persone vanno unite, non divise.

Nota per il lettore: Questa (mini) serie di post non è una ricetta per trasformare un’organizzazione in un ambiente in cui fallire non sia un problema, mi spiace dirvelo: non esistono ricette o il manuale delle istruzioni. Quello di cui parlo in questi 6 post sono le cose principali che sono emerse nel lungo processo di trasformazione, iniziato ormai 3 anni fa, che hanno portato Particular Software ad essere quello che è oggi. La vostra ricetta la potete trovare solo voi facendo quello che forse è il primo, e più difficile, passo: chiedendo...

posted @ lunedì 17 luglio 2017 10:23 | Feedback (2)

Il manager non serve, trovate: leader, mentor e coach.

Nota per il lettore: Questa (mini) serie di post non è una ricetta per trasformare un’organizzazione in un ambiente in cui fallire non sia un problema, mi spiace dirvelo: non esistono ricette o il manuale delle istruzioni. Quello di cui parlo in questi 6 post sono le cose principali che sono emerse nel lungo processo di trasformazione, iniziato ormai 3 anni fa, che hanno portato Particular Software ad essere quello che è oggi. La vostra ricetta la potete trovare solo voi facendo quello che forse è il primo, e più difficile, passo: chiedendo...

posted @ lunedì 10 luglio 2017 11:28 | Feedback (3)

“Embrace failure”: come crei un ambiente in cui fallire non sia un problema?

Alessio fa quella che probabilmente è la Domanda, con la D maiuscola: Come crei un ambiente che consenta di alzare la mano e dire: “non sono produttivo”? Diciamo che probabilmente possiamo generalizzare la domanda in: come crei un ambiente in cui fallire non sia un problema? 42, è la risposta Un ambiente in cui fallire non è un problema non è il punto di partenza, piuttosto è la destinazione a cui dovremmo tendere. Se il fallimento non è più visto come un problema si sbloccano tutta una serie di comportamenti che non possono far altro...

posted @ mercoledì 5 luglio 2017 09:44 | Feedback (3)

La fretta genera l’errore in ogni cosa (Erodoto)

Il cambiamento richiede tempo e pazienza. Felice in L’ossimoro implicito dell’ortodossia innaturale nel cambiamento stagnante, interessante articolo sul cambiamento (anche se dal titolo un po’ “antani, prematurata” :P ) sottolinea una cosa molto importante. Un’organizzazione non può pensare di cambiare nello spazio di un week-end. È semplicemente un fallimento garantito, uno spreco di energie e un forte fattore demotivante. Sembra un’ovvietà, ma come tutte le ovvietà viene ignorata e mi ritrovo a vedere organizzazioni che provano a cambiare alla carlona, senza la benché minima idea di quello che stanno per affrontare e di che impatto avrà. Mi sono...

posted @ venerdì 2 giugno 2017 09:01 | Feedback (0)

Mentor (was: Sempre al lavoro)

Prendo spunto dal commento di Roberto ad un precedente post: Ci sono delle domande molto importanti li in mezzo, e di certo non sono io la persona giusta per dare risposte: Essere sempre a lavoro anche non fisicamente, potrebbe essere a lungo termine deleterio? Il non separare gli spazi mentali ma anche fisici a lungo andare potrebbe essere più dannoso o faticoso? La risposta breve è si e si, quella lunga è disciplina e disciplina. Non c’è la formula magica, volevo scrivere questo post stamattina alle 8, sono...

posted @ lunedì 25 luglio 2016 13:25 | Feedback (0)

Diversity

Ci stiamo provando con tenacia, ma al momento stiamo facendo veramente tanta fatica. Ma cosa significa “diversity”? It means understanding that each individual is unique, and recognizing our individual differences. These can be along. the dimensions of race, ethnicity, gender, sexual orientation, socio-economic status, age, physical abilities, religious beliefs, political beliefs, or other ideologies. A tutt’oggi il mondo del “Software engineering” è un club esclusivo, è fondamentale lavorare per farlo diventare mostruosamente più inclusivo. Se volete approfondire: “Software engineering diversity” - https://kateheddleston.com/blog/how-our-engineering-environments-are-killing-diversity-introduction

posted @ mercoledì 13 luglio 2016 11:59 | Feedback (0)

Lavoro da remoto - strumenti: Zoom.us

In un mondo dispersed come il nostro una conference call è veramente l’unico modo per vedere in faccia qualcuno, una delle cose fondamentali quindi del tool che scegliete è la qualità, solo la qualità, tutto il resto (quindi per certi versi anche il prezzo) è irrilevante. Zoom.us fa una cosa e la fa molto bene: conference call. Zoom è il nostro strumento leader per tutta la comunicazione sincrona, che come vedremo anche in una realtà completamente distribuita è decisamente essenziale anche se facciamo il possibile per utilizzare una forma di comunicazione asincrona, come ad esempio Slack.

posted @ martedì 7 giugno 2016 08:30 | Feedback (0)

Lavoro da remoto - strumenti: Waffle.io

Come in parte abbiamo già detto tutto il nostro sapere sta su GitHub, in una serie di repository pubblici e in una serie ben più ampia di repository privati. GitHub fa tante belle cose lo ammetto ma devo anche dire che la gestione degli “issue” fa letteralmente acqua da tutte le parti, sono lontani dal minimo sindacale necessario per poterli definire uno strumento in qualche modo utile per la gestione di un progetto. (fine dello sfogo) GitHub per tanti buoni motivi resta comunque il centro del nostro mondo e per una questione di sanità mentale di tutti noi...

posted @ venerdì 13 maggio 2016 10:32 | Feedback (0)

Slack è la nuova mail?

Ho parlato in maniera estesa di come usiamo Slack internamente, leggendo Scott Hanselman mi viene in mente che è un po’ che sento commenti del tipo “Slack è la nuova mail”. Tra tutte le risposte quella del mio collega Simon è quella che meglio riassume la situazione: Dunque… Non c’è scritto da nessuna parte che Slack non diventi una bolgia ingestibile allo stesso modo di quelle simpatiche situazioni in cui la gente fa “reply all” in automatico e magari aggiunge pure qualcuno in copia. Slack è lo strumento, se lo usate male...

posted @ mercoledì 13 aprile 2016 13:34 | Feedback (0)

Lavoro da remoto - strumenti: Google Inbox / GMail

Il primo degli strumenti di cui ho parlato è Slack che sostanzialmente si configura come il centro del nostro mondo in particolare come accentratore di, quasi, tutta la comunicazione interna. La comunicazione però, purtroppo, non è solo quella interna e questo fa si che sia quasi impossibile, almeno per figure come la mia, eliminare completamente l’uso della mail. Ho colleghi che, dato il tipo di lavoro che fanno principalmente, guardano la posta una volta alla settimana o meno. Inbox Zero Tutta la posta aziendale gira su Google Apps il che comporta che il client di posta sia...

posted @ giovedì 7 aprile 2016 11:00 | Feedback (0)

Maintainers Groups

Il commento di Felice introduce un nuovo argomento: Maintainers Groups   immagino che il “tipo” di manager a cui ti riferisci sia quello che conosciamo nell’accezione tradizionale, in cui il PM si siede dietro la scrivania, crea il Gantt, se ne frega di cosa accade nel delivery e promette la “luna”. Si esatto, il manager a cui mi riferisco è quello nell’accezione tradizionale, quella negativa per capirci :-) Secondo me il problema non è “il manager”, poiché esisterà sempre qualcuno che dovrà “gestire” gli aspetti non tecnici...

posted @ giovedì 31 marzo 2016 14:33 | Feedback (0)

Notifiche e time zone

Continuo la mia carrellata su come e perché lavoriamo in certo modo in Particular Software. Ho già accennato al problema notifiche sottolineando come il mio principale problema sia lo stress e l’incapacità altrui di rispettare certi limiti: Il problema però non si limita al sottoscritto che effettivamente è già di suo un discreto spaccam*roni e più invecchia più peggiora… Immaginate di lavorare per un’azienda in cui avete: colleghi sparsi su 17 time zone colleghi che vivono e lavorano in Israele dove ...

posted @ lunedì 28 marzo 2016 11:33 | Feedback (0)

On working in Particular

Il mio nuovo lavoro, ma soprattutto alcuni dettagli logistici, mi sta facendo scoprire e/o approfondire tutta una serie di tematiche che prima erano o marginali o poco rilevanti, nei prossimi mesi ne scriverò in maniera più o meno approfondita. A grandi linee quello che vorrei affrontare come tematiche sono: Che cosa vuol dire lavorare per un’azienda “dispersed”, non “distributed”; Perché abbiamo deciso di eliminare i manager e perché questo non vuol assolutamente dire che ci sia una organizzazione piatta; Perché abbiamo deciso di eliminare i ruoli e cosa comporta; Che tool usiamo e che...

posted @ mercoledì 23 marzo 2016 10:07 | Feedback (0)

Lavoro da remoto - strumenti: Slack

Continuo le mie dissertazioni, sempre alla rinfusa perché non ho nessuna voglia di impegnarmi in una serie di post, relative al lavoro da remoto per un’azienda dispersed. Abbiamo parlato di processo di assunzione, adesso permettetemi di saltare ad un argomento completamente diverso parlando di uno degli strumenti che usiamo quotidianamente per gran parte della comunicazione. Ammetto che prima di parlare di strumenti dovrei parlare di processo e spiegarvi che cosa sono Squad,  Guild, TaskForce, Maintainers Groups, etc. etc. ma questo post è in bozza da troppo tempo, inoltre Emanuele Bertolesi che desiderava sapere come usiamo alcuni strumenti,...

posted @ martedì 15 marzo 2016 13:40 | Feedback (0)

“No managers”

Mettiamo subito in chiaro una cosa non avere manager non significa ne avere un’organizzazione piatta ne tanto meno vivere nell’anarchia, significa principalmente rimuovere la classica organizzazione piramidale. Diciamo che ci sono due motivi che ci hanno spinto a rimuovere i manager e cercare un nuovo tipo di organizzazione: La nostra struttura aziendale non favorisce per nulla la presenza della figura in questione Un manager tipicamente è focalizzato sul risultato e non sul percorso che ha portato a quel risultato e questo è il male Mi focalizzo sul secondo punto perché...

posted @ mercoledì 9 marzo 2016 14:22 | Feedback (1)

“dispersed”, non “distributed”.

Nel parlare di Particular Software una cosa molto importante da capire è la distinzione tra distributed e dispersed, noi siamo un’azienda dispersed, e in tutta sincerità questo complica non di poco le cose, ha anche tanti vantaggi sia chiaro. Distributed Un’azienda distribuita è caratterizzata da una serie di team distribuiti ma co-locati, i team sono generalmente co-locati nello stesso spazio fisico e lavorano, anche in questo caso tipicamente, sulla stessa cosa. Dispersed In un’azienda “dispersed” (non ho idea di come tradurlo) invece ogni persona è da sola, nel suo home office, nella sua time-zone e collabora...

posted @ martedì 1 marzo 2016 12:07 | Feedback (0)

Tutte le notifiche disabilitate, tutte le notifiche disabilitate, tutte.

Quasi sempre la gente mi guarda male quando dico che ho tutte le notifiche disabilitate, ovunque, e che non ho neanche la suoneria del cellulare, faccio sempre un po' fatica a spiegare quali sono i motivi. Seth Godin ha una capacità di sintesi fenomenale: http://sethgodin.typepad.com/seths_blog/2015/12/paying-the-smart-phone-tax.html -- Buon Natale https://www.youtube.com/watch?v=yMvpJDbWX_c

posted @ martedì 22 dicembre 2015 11:24 | Feedback (0)

Colloqui di lavoro…si maledizione al plurale, non colloquio!

È metà agosto e per pura sfiga mi ritrovo davanti alla televisione mentre passa ‘Shopping Night’ una di quelle robe spazzatura di cui la televisione moderna va tanto fiera. La trasmissione è irrilevante se non per il dettaglio che l’argomento è l’outfit per il colloquio di lavoro e ogni volta che viene citato come funziona un colloquio di lavoro la tristezza dentro di me aumenta sempre di più. Diciamo che quello che emerge dalla trasmissione è che un colloquio di lavoro funziona sommariamente così: Il colloquio ha come scopo quello di valutare il candidato, punto;...

posted @ martedì 24 novembre 2015 09:58 | Feedback (2)