La tastiera e' lo strumento di input principe che ha caratterizzato il PC sin da suo esordio sul mercato. E' quella componente del PC che difficilmente riusciamo a fare a meno. Con l'avvento dell'iPhone molti bloggers e giornalisti hanno iniziato ad immaginare che forse era venuto il momento di fare a meno della tastiera classica, quella fisica con i tasti da premere.

Sebbene una tale valutazione sia criticabile, un fondo di verita' c'e'. Per anni la tastiera ha subito pochissimi miglioramenti, a parte qualche evoluzione ergonomica e di colori. In contrapposizione alla tastiera fisica e' arrivata la tastiera virtuale, la quale puo' essere categorizzata in on-screen oppure proiettata. Ricordo che la tastiera su schermo non e' stata inventata da Apple, ma dall'AT&T nei primi anni 90 (Patent 546704). Il merito di Apple e' stato quello di renderla mainstream! Sebbene Steve Jobs, in una delle sue innumerevoli sortite marketing, decreto' la fine della tastiera fisica, cio' non successe. Il motivo fondamentale e' che la tastiera fisica ha delle caratteristiche che la tastiera virtuale non riesce a soddisfare.

Le piu' importanti sono:

1. Tatto. La mano 'sente' i tasti fisicamente e questo permette di digitare senza guardare i tasti, con un incremento di battiture per minuto decisamente notevole...credo che il Guinness dei primati sia 150 wpm!

2. Ergonomicita'. Le testiere moderne sono decisamente ergonomiche e riducono notevolmente problemi fisici parecchio comuni in passato.

Di contro, il problema principale della tastiera fisica e' la sua staticita'. I simboli sono definiti a priori e cambiarli non e' praticabile. Non e' solo un problema di layout internazionale, ma anche di adattabilita' al contesto applicativo. Questa limitazione e' decisamente uno degli elementi fondamentali a favore della tastiera virtuale, oltre allo spazio.

La soluzione e' quindi passare alla tastiera virtuale? No! La tastiera virtuale e' in un certo senso l'opposto di quella fisica, risolve il problema dei simboli ma crea il problema di ergonomicita' e tatto, rendendola inefficace per la digitazione massiva del testo (30 wpm).

Sebbene questi due mondi sembrino contrapposti, in realta' si stanno ricongiungendo. Da una lato la tastiera sta superando il problema dei simboli, con l'introduzione della tastiera adattiva, dall'altro si trovano gestures che rendono piu' efficiente la digitazione su tastiera virtuale.

In conclusione, il ruolo della tastiera fisica rimane sempre fondamentale per la sua incredibile usabilita' nel contesto della scrivania. Ad accompagnarla, c'e' la testiera virtuale, sempre piu' efficiente e applicabile al contesto fuori dalla scrivania.